Il parroco Don Peyramale. – Santo e prudente sacerdote, il parroco di Lourdes aveva 47 anni e da quattro svolgeva la missione di pastore di quel gregge. Burbero dal cuore tenero, egli accolse freddamente e con diffidenza Bernadette, che entrò in canonica da sola, mentre la folla si arrestava davanti al giardino.
– Signor Parroco, – cominciò la ragazza – io vengo da parte della Signora che mi è apparsa alla grotta di Massabielle…
– Ah, sì… – fece il sacerdoe interrompendola. – Tu pretendi di aver delle visioni e fai correre tutto il paese con le tue storie! Che significa tutto questo?
Bernadette sentiva il cuore battere, ma era decisa a fare la commissione della Madonna.
– E non sai come si chiami questa Signora? – riprese il parroco.
– No, non mi ha detto il suo nome. E una Signora molto bella, tutta circonfusa di luce, che mi appare a Massabielle… E mi ha incaricata di dire ai sacerdoti che desidera una cappella tra quelle rocce, dove mi appare.
Se vuole la cappella, dille che faccia fiorire il rosaio. – Il parroco la guardò con curiosità e volle sentire le parole precise della Signora. Poi, senza nemmeno riflettere, come cogliendo un pensiero improvviso che gli attraversava la mente, soggiunse:
– Se questa Signora crede di avere diritto ad una cappella, domandale da parte mia una prova. L’apparizione, mi dici, avviene sopra un rosaio selvatico, che germoglia tra le rocce. Ebbene, siamo nel mese di febbraio. Dille da parte mia che, se vuole la cappella, faccia fiorire subito il rosaio… Con tali parole congedò la ragazza.
Riflessioni:Lo spirito di fede
È il filo che lega a Dio, istante per istante, la nostra vita e guai se lo spezziamo! Esso ci fa vedere Dio negli avvenimenti e nelle circostanze liete e tristi di ogni giorno, nel prossimo, nei superiori, nelle persone e nelle cose che ci circondano.
Ovunque e sempre, con lo spirito di fede, ci fidiamo della parola di Dio, riposiamo su di Lui, certi del suo amore misericordioso per noi, per ciascuno di noi.
Spesso, però, si trova in noi l’incredulità dell’Apostolo Tommaso: «Se non vedo non credo; se non tocco con le mie mani, non credo!». Vogliamo il segno straordinario: «Dille che faccia fiorire il rosaio!».
La fede di Maria. – La vita di Maria SS. fu tutta un atto di fede dall’Annunciazione al Natale, da Nazaret al Calvario. Considera le circostanze della vita di Maria e vedrai quanta fede nel cuore della tua Mamma Celeste!
La tua fede. – È forte e limpida anche nelle croci e nelle prove, oppure vacilla e vien meno al primo ostacolo, specialmente nel dolore?
È facile andare con Gesù sul Tabor, ove Egli ebbe la sua trasfigurazione e dirgli: «Ti amo!» quando tutto va bene e non ci sono difficoltà. Più difficile è seguire Gesù al Getsemani e al Calvario!
La tua fede non ha forse la ruggine del rispetto umano? Ti senti cristiano solo in chiesa e non, per esempio, nell’ambiente del tuo lavoro, quando occorre dare buon esempio e difendere magari la Chiesa, il Papa, i sacerdoti?
La tua fede non è offuscata dalla superstizione?
La tua fede non è sminuita forse dall’ignoranza religiosa?
Hai saputo rendere adulta la tua fede con l’istruzione, la ricerca, la discussione con qualche buon sacerdote che ti guidi?
Fioretto: Non permetterò che si parli male della Chiesa, del Papa o dei sacerdoti in casa mia!
Giaculatoria: O Gesù, o Maria, aumentate la mia fede!
Ogni anno per il 29 dicembre, nel recinto del Santuario della Madonna dei Fiori (Bra), una grossa siepe di pruni selvatici fiorisce miracolosamente nel cuore del rigido inverno piemontese e spesso sotto la neve. I candidi fiori compaiono sui nudi rami e si conservano talvolta per tutto il mese di gennaio, per testimoniare col loro muto linguaggio, che il cristiano trova sempre in Colei che è il fiore dei fiori, aiuto e difesa nei pericoli.
L’origine del Santuario si ricollega ad un fatto miracoloso, avvenuto il 29 dicembre 1336. Quella sera una giovane sposa di non ancora 20 anni, tornava verso la cittadina di Bra, percorrendo un sentiero deserto e buio.
Improvvisamente la poveretta, Egidia Mattis, si accorge che due soldatacci della guarnigione la seguono, con manifeste cattive intenzioni. La giovane accelera il passo e quando giunge presso il pilone della Madonna che si trova sul bivio, vi si aggrappa e prega la SS. Vergine di difenderla: – Madonnina, salvatemi!
Ed ecco che appare una Signora di aspetto sereno e maestoso tutta luce nel volto e nell’abito; scaccia i due sgherri impauriti, consola Egidia, la rasserena e, prima di scomparire, lascia un segno perenne del miracolo: i pruni selvatici che vi sono attorno, fioriscono improvvisamente di bianco. Da quel giorno (da oltre 600 anni) il miracolo si rinnova puntualmente ogni anno ed ognuno lo può constatare. Il pruno della Madonna dei fiori fiorisce due volte, la prima in dicembre e la seconda in primavera, come tutti gli altri fiori.
Una sola volta fece eccezione, nell’inverno 1877-78, in cui ritardò la prima fioritura al 20 febbraio, giorno della elezione di Papa Leone XIII.
Fonte: BERNADETTE E LE APPARIZIONI DI LOURDES di p. Luigi Chierotti C.M.
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