La parola pronunciata maggiormente dalla Madonna a Medjugorje

La parola pronunciata più frequentemen­te dalla Madonna a Medjugorje:  “PREGATE”

È questa la parola pronunciata più frequentemen­te dalla Madonna a Medjugorje. Essa ricorre in quasi tutti i messaggi. Questo fatto ci sottolinea che la preghiera è l’azione più im­portante di tutte. Lo dice anche il Vangelo, ma noi spesso non ci facciamo caso. Quando saremo nell’aldilà vedremo il danno enorme prodotto dalla trascuratezza della preghiera, ma allora che potremo fare più? Adesso è il momento di cambiare. Ascoltiamo la Madonna che con tanta pazienza continua ad in­citarci alla preghiera! Così Padre Slavko, a Medjugorje, diceva ai pellegrini italia­ni: “Perché la Madonna continua a dirci di pregare? Si può dire che ogni sua apparizione è un invito alla preghiera, perché? Perché la preghiera è l’unico modo nostro per incontrare Dio, per incontrare Gesù. Lei è la Madre di Gesù e la Madre nostra, perciò fa il suo dovere che è quello di farci incontrare con Gesù, perché solo se lo incontriamo noi siamo salvi. Maria con­tinua a fare quello che ha fatto a Cana di Galilea. Era presente lei e anche Gesù, ma Gesù non era ancora conosciuto per quello che era: lei lo fece conoscere. Fatto questo, si ritira dicendo al servi: “Fate quello che Egli vi dirà!”. La sua presenza è un forte invito a noi anche perché ci met­tiamo in comunicazione con Gesù Cristo. Ma la sua presenza è anche un rimprovero per noi tutti che abbiamo dimenticato, che non crediamo abbastanza alla presenza di Gesù nelle nostre chiese. La Madonna ha detto a Jelena: ‘Io vi sono più vicina durante la santa Messa che durante l’apparizione”. Fare la Comunione è più che essere veggenti! Ma noi questo lo credia­mo? Se non ascoltiamo l’invito della Madonna a pregare davve­ro, non incontreremo mai il Signore. Maria ci dice: “La pre­ghiera deve diventare il nutrimento quotidiano, gioia e pace in­teriore, sollievo nella stanchezza per il troppo lavoro… Ma perché sia così, la preghiera deve essere: preghiera col cuore, preghiera di un cuore che ama, preghiera di chi si abbandona totalmente a Dio, dì chi desìdera Dio, di chi anela a Dio “. Questo è il punto centrale di tutti i consigli della Madonna riguardo alla preghiera: dialogo con Dio, con Gesù, con lei stes­sa, ma per arrivare, sempre ad incontrare Dio! Perciò la pre­ghiera non può essere una pura e semplice recita di formule: la cosa è molto più seria e importante. Nel gennaio del 1986 ci ha dato il seguente messaggio che riassume molte sue esortazioni: “Cari figli, anche-oggi vi invito a pregare. Voi cari figli non sarete in grado di comprendere quanto valga la preghiera finché non direte a voi stessi: adesso è il tempo della preghiera, adesso nessun’altra cosa è importante, adesso per me nessun’altra cosa è importante quanto Dio. Cari figli, dedicatevi alla preghiera con particolare amo­re, così Dio potrà darvi le grazie “. Ma quali preghiere dobbiamo fare? Tutte! La Santa Messa, l’adorazione al Santissimo Sacramento, la devozione al Cuore di Gesù, il culto della Croce e della Passione, la devozione allo Spirito Santo, la lettura della Bibbia, il Rosario… Maria racco­manda moltissimo la preghiera allo Spirito Santo e dice: “Molta gente prega in modo sbagliato, chiede delle cose, ma pochi chiedono il dono dello Spirito Santo. Chiedete prima di tutto il dono dello Spirito Santo, perché chi ha questo ha tutto!”. E dice ancora: “Un fiore non può crescere bene senza ac­qua. Così voi non potete crescere bene senza la benedizione di Dio. Chiedete ogni giorno la benedizione di Dio per poter cre­scere e per poter fare i vostri lavori”: la benedizione di Dio do­na lo Spirito Santo.
Scegliamo un tempo di preghiera e chiediamo insi­stentemente lo Spirito Santo.

La preghiera del cuore – Per cercare di capire cosa la Madonna intende con il termine di “preghiera del cuore” leggiamo alcuni suoi messaggi e co­minciamo a vedere cosa vuole insegnarci. “lo vi invito, cari fi­gli, alla preghiera del cuore. Sapete che senza preghiera non potete comprendere ciò che Dio vuole realizzare attraverso ciascuno di voi. Perciò pregate!” (aprile 1987). Il cuore è la parte più intima e vitale di noi stessi, è il simbolo di tutti i nostri sentimenti, desideri, aspirazioni, speranze, propositi. Il cuore è quella parte impalpabile ma essenziale di noi stessi che orienta tutta la nostra vita. Può orientarla verso il male, come dice Gesù: “Dal cuore provengono i propositi mal­vagi, gli omicidi” ecc. (Mt. 15, 19), ma può e deve orientarla verso il bene, verso Dio. Pregare col cuore significa dunque pregare con tutto il no­stro essere orientato verso Dio, aperto a Dio, desideroso dell’in­contro vivo e vivificante con Dio. Significa desiderare Dio, amare Dio, mettersi in sintonia con Lui e volere ciò che Egli vuole. Significa dire non solo con le parole, ma con la più inti­ma convinzione e con il più vivo desiderio: “Sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà”. Significa sforzarsi di adeguare tutta la propria vita a queste esigenze che ci ha suggerito Gesù stesso. È chiaro che pregare così vuol dire identificare la nostra vo­lontà con quella di Dio in tutto. Ed è chiaro che una preghiera così non può non essere esaudita. Solo se preghiamo così pos­siamo comprendere tutto ciò che Dio vuole realizzare attraverso di noi. Dio, innanzitutto, programma per noi la nostra santità e quindi la nostra salvezza e felicità eterna, attraverso vie diverse che sono le più conformi alle attitudini, alle doti, alle inclina­zioni, alla vocazione che ciascuno ha. Nella preghiera possiamo conoscere la via migliore che Dio ha tracciato per noi. Ma Dio ha un piano di bene e di salvezza anche per gli altri e questo si deve realizzare pure mediante noi, con il nostro ap­porto, con la nostra disponibilità agli altri, con la nostra pron­tezza alla rinuncia, al sacrificio, alla comprensione, al perdono, al servizio con il nostro amore soprannaturale. Ecco alcuni altri inviti materni: “Oggi vi invito alla pre­ghiera del cuore. Durante questo tempo di grazia desidero che ognuno di voi si unisca a Gesù. Senza la preghiera incessante non potete sentire la bellezza e la grandezza della grazia che Dio vi offre” (febbraio 1989). “Cari figli, vi invito alla preghie­ra con il cuore affinché la vostra preghiera sia un dialogo con Dio. Io desidero che ognuno di voi consacri più tempo a Dio” (settembre 1990).
Decidiamo di dedicare alla preghiera un tempo specifico della nostra giornata e apriamo sempre di più il cuore agli in­segnamenti della Mamma Celeste.

Fonte:http://www.preghiereagesuemaria.it