Medjugorje. Perchè la Gospa ha detto ‘Dio mi ha chiamata per condurvi a Lui’?

Perchè la Gospa ha detto ‘Dio mi ha chiamata per condurvi a Lui’?

Medjugorje

Vogliamo rileggere insieme un messaggio carissimi lettori, nel quale la Vergine lascia parole profonde che scuotono le coscienze. ‘Dio mi ha chiamata per condurvi a Lui!‘. Come la Madonna vuole condurci a Dio?

Rileggiamo insieme il messaggio, ed un approfondimento.

MESSAGGIO DEL 25 LUGLIO 2018

“Cari figli! Dio mi ha chiamata per condurvi a Lui,
perché Lui è la vostra forza. Perciò vi invito a pregarlo
e a fidarvi di Lui, perché Lui è il vostro rifugio da ogni
male che sta in agguato e porta le anime lontano dalla
grazia e dalla gioia alla quale siete chiamati. Figlioli,
vivete il Paradiso qui sulla terra affinché stiate bene e
i comandamenti di Dio siano la luce sul vostro cammino.
Io sono con voi e vi amo tutti con il mio amore
materno. Grazie per aver risposto alla mia chiamata”.


COMMENTO AL MESSAGGIO


La Regina della Pace, all’inizio di questo messaggio, pone in rilievo il compito che ha ricevuto dal Signore: condurci a Dio, mostrarci la via verso Dio che è la nostra forza. Lei, come nostra Madre, ci fa notare i tanti pericoli e agguati del nemico e perciò ci sprona sempre a porci davanti al Suo volto nella preghiera e ad aprirgli il cuore con umile ma fiduciosa preghiera. Lui è la nostra forza e la nostra gioia, è il porto sicuro della nostra vita. Non abbiamo paura davanti al futuro perché sappiamo e crediamo che Lui guidi la nostra vita e tenga il nostro destino nella Sua mano. Tutta la nostra gioia consiste nel pregarlo e ogni giorno, attraverso la preghiera, affidargli la nostra vita, la nostra famiglia e la nostra Chiesa.

Medjugorje
Medjugorje

Purtroppo esistono molti che vivono e lavorano con noi, che hanno voltato la faccia al Signore ed ai Suoi comandamenti, camminano in mezzo a noi come ruderi. Il male che abbatte il nostro prossimo minaccia tutti noi che siamo esposti a questo ambiente pestifero ed a questa mentalità negativa. Gli uomini vivono come se Dio non esistesse, ognuno agisce secondo il proprio proposito e cuore. Come la goccia riempie il vaso, così i buoni esempi attirano e irresistibilmente riempiono il cuore di entusiasmo, allo stesso modo gli esempi negativi ci distruggono e ci fanno sostare nel nostro cammino cristiano.

Solo la preghiera ci può salvare, la preghiera familiare è il nostro scudo e la nostra difesa, la nostra lanterna. Vivere il paradiso sulla terra e cioè che tutti stiano bene, è impossibile senza Dio. Lui è il nostro paradiso: vivere con Lui e per Lui è il nostro paradiso, sincronizzare la nostra vita con la volontà di Dio è il nostro paradiso sulla terra.

Siamo chiamati alla gioia, nella quale si vive solo quando siamo fedeli alla chiamata cristiana, che ci identifica e ci fa diversi in questo mondo. Non sono sullo stesso livello l’umanesimo e l’amore cristiano. Santa Madre Teresa di Calcutta ha spiegato così i suoi voti religiosi: “Noi non siamo lavoratrici sociali, siamo suore cristiane. Ci ispira e mette in moto l’amore, l’amore Crocifisso”.

Nessun peccato è nuovo, mentre la grazia di Dio, che vive ognuno di noi, è nuova. I nostri santi, che portano nuovi frutti, sono sempre nuovi.

Il cristiano non cammina nel buio bensì nella luce dei Comandamenti di Dio mentre il buio ci circonda quando li respingiamo. Come i semafori e le segnalazioni sulle vie, così anche i Comandamenti di Dio indicano al nostro cuore e alla nostra vita la via sicura. Quando siamo fedeli a Dio e ai suoi Comandamenti, siamo tranquilli e gioiosi. La trasgressione dei Comandamenti di Dio è invece vivo disordine che opprime tutte le genti, così come avviene nel traffico: non rispettare le regole del traffico stradale diventa un pericolo per tutti coloro che si trovano sulla strada. Il non credente, con la sua incredulità, opprime non solo la propria famiglia bensì tutti noi. Non esiste il peccato privato, bensì il peccato personale, che attribuiamo all’uomo singolo, e che è un male per tutti, che colpisce tutte le genti. Allo stesso modo, non c’è un’opera buona che non produca bene e profitto per tutti. La tua preghiera non è privata, non è inutile per gli altri, ma dono e grazia per tutti. Perciò devono esistere gli oranti che pregano per quelli che non pregano mai.