“Medjugorje, come comunità parrocchiale con le sue attività pastorali e caritative, con tutti i suoi sacerdoti, religiosi e religiose, e con il suo popolo fedele è parte integrante della diocesi.
Possiamo dire che Medjugorje è la parrocchia più conosciuta al mondo, ed essa attira molti pellegrini da tutti i continenti, vicini e lontani.
Nella persona di un vescovo si coniugano unità e fede, unità con l’intera diocesi, ma anche unità con la Chiesa universale.
Per questo, a nome di tutti noi, sono felice di poter accoglierLa qui oggi e pregare insieme a Lei per le Sue intenzioni. Benvenuto!”
Queste sono le parole di accoglienza del Visitatore Apostolico con un ruolo speciale per la parrocchia di Medjugorje, Mons. Henryk Hoser nel suo discorso di benvenuto al nuovo vescovo di Mostar-Duvno e al Amministratore Apostolico di Trebinje-Mrkanj, il vescovo Petar Palić, in occasione della sua prima visita a Medjugorje.
Mons. Petar Palic nel giorno dedicato alla festa dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, ha celebrato la messa serale centrale a Medjugorje, e oltre all’arcivescovo Hoser, il parroco di Medjugorje, padre Marinko Šakota, e altri sacerdoti erano presenti alla concelebrazione.
“All’inizio vorrei esprimere la mia gratitudine a Mons. Henryk Hoser, Visitatore Apostolico con un ruolo speciale per la parrocchia di Medjugorje, per il suo invito a celebrare oggi l’Eucaristia. Sono venuto a celebrare
l’ Eucaristia e per ringraziare il Signore che è venuto in mezzo a noi dopo aver scelto una delle figlie del genere umano, la Beata Vergine Maria.
La mia presenza a Medjugorje è dovuta dalla amorevole necessità del pastore che vuole visitare una sua parrocchia a lui affidata, indipendentemente dal fatto che
la parrocchia di Medjugorje è attualmente sotto la giurisdizione del Visitatore Apostolico.
Questa visita pertanto, così come ogni altra, deve essere intesa in conformità con l’annuncio di Papa Francesco qui pubblicato il 12 maggio 2019, cioè facendo attenzione che la mia presenza non deve essere interpretata ‘come un riconoscimento di noti avvenimenti che richiedono ancora un esame da parte della Chiesa’, così da evitare delusioni o ambiguità in senso dottrinale.
E finora, come i fedeli lo sanno, la Chiesa ufficiale non ha ancora riconosciuto questi avvenimenti come autentici ”, ha detto all’inizio della sua omelia a Medjugorje in occasione della festa dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, Mons. Petar Palić, vescovo di Mostar e Duvno e Amministratore Apostolico di Trebinje, Mrkanj e Hvar.
Lui ha presieduto la messa serale nella chiesa di San Giacomo in concelebrazione con il Visitatore Apostolico con un ruolo speciale per la parrocchia di Medjugorje, l’Arcivescovo Henryk Hoser, il Parroco di Medjugorje, P. Marinko Šakota e altri sacerdoti.
Mons. Palić ha poi sottolineato che esiste un altro evento molto autentico e la verità.
“Dio si è incarnato in Gesù Cristo, ‘che è nato dalla Vergine Maria e che verrà nella gloria per giudicare i vivi e i morti ‘. Così preghiamo nella Confessione di Fede. Il tempo dell’Avvento è un tempo di preparazione per la venuta del Signore. Ci chiama ad essere svegli perché la venuta di Gesù oggi non sia prevveduta come molti hanno prevveduta la sua prima visita prendersi cura di tutto il resto tranne questo. Il nostro sguardo fedele oggi dovrebbe concentrarsi su Dio, che nel suo piano di salvezza ha deciso di scegliere una di noi di essere Madre di suo Figlio Gesù Cristo, il nostro Salvatore e Redentore “,
ha detto mons. Petar Palić, osservando che le parole del profeta Isaia, che abbiamo ascoltato domenica scorsa nella liturgia, risuonino nelle nostre orecchie: “Consolate, consolate il mio popolo, dice il vostro Dio” (Isaia 40: 1).
“Proprio in questa attesa come il segno di consolazione è venuto un raggio di speranza per coLei che abbiamo recentemente invocato nelle litanie: Madre della speranza!
Dio sceglie Maria liberata da ogni macchia del peccato originale, per dare alla luce il Salvatore, Gesù Cristo, il Figlio di Dio.
La scelta non è merito di Maria, maturato in questa valle di lacrime, ma progetto dell’amore di Dio.
Celebrando la festa dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, professiamo la fede della Chiesa che già dall’inizio della sua esistenza, la Madre del Salvatore ha avuto un ruolo speciale nel piano di Dio, con il privilegio unico di garantire che la sua vita non cadesse sotto l’azione del peccato originale che è il segno dell’umanità non redenta.
In Maria la Chiesa celebra l’alba della salvezza e l’inizio di un mondo migliore. Oggi celebriamo con Maria l’amore del nostro Dio, che fa sempre il primo passo e si dona a noi senza i nostri meriti “, ha detto Mons. Palić, celebrando la sua prima messa a Medjugorje nel giorno della festa dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria.
”Osservando l’Immacolata osserviamo forza, radicalità, fermezza, coraggio, e sentiamo dentro di noi la domanda: chi mi attira di più ? Adamo con la sua paura e il suo nascondersi o Maria con la sua inquietudine e la sua risposta: ecco mi!?
Adamo che scommette e trasferisce la responsabilità ad Eva o Maria che accetta la responsabilità della maternità?
Adamo che non riconosce più il dono in Eva o Maria che accetta di costruire la sua vita sulla fragilità della parola di Dio?
Dalla Vergine nascerà colui che Giovanni Battista definisce “più forte di me” (cfr Mt 3, 11), più forte perché fonderà la sua vita terrena sull’umiltà, la fragilità, il dono, la sincerità : tutti i valori che possiamo facilmente trovare in Maria. Da questa storia del peccato, cioè da lontananza da Dio, non nasce nessuna condanna, ma nasce la storia della salvezza, la storia della compassione e della misericordia di Dio con gli uomini: la storia della vicinanza di Dio, che ha il suo compimento in Gesù Cristo “, ha detto mons. Petar Palić, che ha assunto l’incarico di Vescovo di Mostar-Duvno e Amministratore Apostolico di Trebinje-Mrkanj il 14 settembre di quest’anno, nella festa dell’Esaltazione di Santa Croce, e poi ha concluso la sua omelia con le parole: “Cari fratelli e sorelle! La storia di Maria è la vostra e la mia storia. Di nuovo l’angelo viene mandato a casa vostra e vi dice: rallegratevi, pieni di grazia! Dio è in voi e riempie la vostra vita con la VITA. Amen!”
Alla fine della messa, il vescovo Palić è stato ringraziato per il suo arrivo dal parroco di Medjugorje, padre Marinko Šakota, che ha anche donato al vescovo un quadro artistico con l’immagine della Madre Celeste con Gesù nelle braccia.
“È una grande gioia per me che a nome dei parrocchiani della parrocchia di Medjugorje, a nome dei pellegrini e a nome della nostra comunità francescana, posso salutarLa questa sera, nella festa dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, qui nella chiesa parrocchiale di Medjugorje. Benvenuto il pastore della nostra diocesi, Padre vescovo Petar! Grazie per aver celebrato l’Eucaristia, il più grande segno di comunione con Dio e con le persone. Medjugorje La accoglie con un cuore aperto e gioioso, e sono convinto che così sarà anche nel futuro”, ha detto P. Marinko Šakota.
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