Padre Pio da Pietralcina e il suo rapporto con il Purgatorio
(Fonte medjugorje.altervista.org) Un giorno Fra Modestino da Pietrelcina (per lui si è aperta la causa di beatificazione), chiese a Padre Pio: “Padre che cosa ne pensate delle fiamme del Purgatorio?”.
Ed egli di rimando: “Se il Signore dovesse permettere all’‘anima di passare da quel fuoco a quello più bruciante di questa terra, sarebbe come passare dall’‘acqua bollente all’acqua fresca”.
Il Purgatorio era qualcosa che Padre Pio conosceva bene e quando parlava delle anime sofferenti non parlava per sentito dire o perché l’avesse letto nei libri, ma faceva riferimento alla sua personale esperienza.
Assieme a questa conoscenza aveva anche quella di conoscere esattamente le pene.
Un giorno Fra Giuseppe Longo da San Giovanni Rotondo, fratello non sacerdote, andò da Padre Pio per chiedere le sue preghiere per una giovane ammalata immobile su una sedia, che non riusciva a camminare. La famiglia della ragazza aveva insistito con lui per avere questa cortesia.
Fra Giuseppe si inginocchiò, come faceva sempre, ma distrattamente poggiò le ginocchia proprio sui piedi piagati di Padre Pio, che per il dolore emise quasi un grido. Poi, eliminato l’inconveniente, con affetto disse al fratello, molto mortificato: “E come se mi avessi fatto fare dieci anni di Purgatorio!”.
Qualche giorno dopo Fra Giuseppe andò a fare visita alla famiglia della ragazza per rassicurarla che aveva portato a compimento il mandato ricevuto presso Padre Pio e che egli avrebbe pregato. Seppe, così che la ragazza aveva incominciato a camminare lo stesso giorno in cui si era inginocchiato sui piedi di Padre Pio!
Una volta gli fu chiesto: “Padre, come posso soffrire il Purgatorio qui sulla terra, in modo da poter poi andare direttamente in Paradiso?”.
Il Padre rispose: “Accettando tutto dalle mani di Dio, offrendoGli tutto con amore e ringraziamenti. Solo così possiamo passare dal letto di morte al Paradiso”.