“Ho ritrovato la mia vocazione” Una toccante testimonianza dalla Comunità Cenacolo.
Sono felice di poter testimoniare oggi la mia risurrezione; oggi so che un tempo ero morto e che ora sono vivo, che credo, che ho visto nella mia vita il passaggio della misericordia di Dio e quello che ha detto il padre è vero, ho ritrovato la mia vocazione qui a Medjugorje.
In verità il Signore mi aveva chiamato tanto tempo prima, ma gli avevo detto di no, e tutte le volte che ascoltavo alla Messa il Vangelo del “giovane ricco”, sentivo quello sguardo del Signore sulla mia vita, ma non lo volevo accogliere, non lo volevo vedere, non lo volevo vivere e la tristezza aumentava nel cuore. Avevo paura di dire di sì a Gesù e quella era la mia droga, quella era la mia schiavitù, la mia tristezza e ho gridato alla Madonna! È vero, facevo un lavoro che mi dava tante soddisfazioni materiali ma in quella vita c’erano anche tante debolezze, tante ambiguità e soprattutto tante maschere: il lavoro, i soldi, le ambizioni … tanta falsità e tanta spazzatura … finché la Madonna mi ha chiamato a Medjugorje, e qui è avvenuto l’incontro con i “poveri”, l’incontro con la Comunità Cenacolo! E ho capito che il vero povero ero io! Mi ha toccato il loro coraggio di essere veri con se stessi, le testimonianze che ascoltavo mi toccavano il cuore: loro avevano il coraggio di dire la verità di sé davanti a tutti e io uscivo da quelle testimonianze pensando: “Perché tu non sei capace di dirla a te stesso quella verità?!”, e forse il perché era che avevo detto di no a Gesù, avevo detto di no alla luce, e la mia vita camminava nelle tenebre.
Un giorno, proprio dopo una testimonianza, ho incontrato lo sguardo di Madre Elvira. Mi ha guardato e mi ha chiesto: “Tu chi sei?” e io ho detto: “sono un dentista” , “… ma non mi interessa cosa fai! … Chi sei tu?” e mi è caduta la maschera! Sono Massimo, sono un povero che vuole entrare alla scuola dei poveri e imparare ad amare! Perché quello che ho scoperto in Comunità è che ero tanto, tanto egoista, tanto ripiegato su di me, ero davvero il “centro del mondo” e questa era la mia droga, forse più brutta ancora della paura e allora a un certo punto è nato nel cuore il desiderio di fare questo passo finalmente nella verità: “Vendi tutto … vendi tutto e dallo ai poveri e poi segui me!”.
Allora ho incominciato con il fare un anno di esperienza in Comunità come dentista. Quando si stava concludendo quell’anno, Madre Elvira mi incontra e mi chiede: “Cosa desideri fare?”. Lì ho capito che avevo bisogno della Comunità, avevo bisogno che Gesù mi guarisse le ferite del passato. Sono andato a casa, ho salutato i miei genitori, che ringrazio perché mi hanno fatto il grande dono della fede, ma in quel momento avevo bisogno di un cammino nuovo, un cammino più profondo, un cammino più vero che desse finalmente senso pieno alla mia vita.
Allora ho preso i risparmi che avevo accumulato come dentista, li ho messi in una busta e li ho portati a Madre Elvira. Lei, quando ha visto quei soldi si è commossa, ha pianto e mi ha detto: “Massimo ti sei tolto le croste di dosso, ti sei liberato da quelle maschere del passato! I soldi non mi interessano, dalli pure ai tuoi genitori …, mi interessavi tu e la tua vita libera dal male, libera dall’egoismo, libera dalle falsità del mondo”. E così è iniziato il mio cammino, e posso testimoniarvi che sento davvero nel cuore la gioia di quel dare tutto a Gesù e, come dice Madre Elvira, quando l’egoismo ritorna senti nel cuore il bisogno di confessarti; perché quel tutto che ho dato a Gesù davvero di cuore un giorno, corro il rischio di riprendermelo, di voltarmi indietro e di cercare di nuovo un po’ di passato! Questo tante volte fa ancora male alla mia vita oggi, ma è bellissimo perché anche noi sacerdoti abbiamo il desiderio di confessarci, di andare da un confratello per consegnare a Gesù quel peso che a volte schiaccia il nostro cuore! E allora la gioia ritorna e possiamo cantare a tutti che davvero grande è la misericordia del Signore per noi! Voglio anch’io gridare a tutti che grande è stata la Sua misericordia con me: Gesù ti amo! Gesù ti amo! Gesù ti amo!
Grazie.